giovedì 9 settembre 2010

Diario di Gioco 61

Dopo averne tanto sentito parlare sono riuscito a provare Blue Moon, il gioco di carte a due di Knizia, che vede contrapposti i due giocatori per il controllo dei tre Draghi.

Mi si diceva che era una evoluzione di Scarab/Minotaurs Lords, a parer mio invece è proprio un gioco diverso, che magari è stato ispirato, ma di certo non è una semplice rivisitazione.

I giocatori si alternano a piazzare dei Personaggi sulla plancia di gioco, quando si piazza il primo personaggio della sfida si dichiara che tipo di sfida sarà. I personaggi hanno un valore di forza, che può essere aumentato con le carte Supporto e Booster. Per calare un personaggio, e proseguire la sfida, è necessario eguagliare o battere il valore di forza, più eventuali supporti e booster, del personaggio avversario. Questo meccanismo molto semplice funziona però incredibilmente bene, specialmente in congiunzione con le abilità speciali che possono avere i Personaggi.

Da Giocando 2010

Altra particolarità del gioco è la modalità di vittoria. Come dicevo bisogna attrarre a sè i tre Draghi. Il giocatore che vince una sfida attrae a sè un drago. Se la sfida si è protratta, e ci sono più di sei carte a terra, ne attrae due. Se si perde una sfida e si possiede un drago questi non và all'altro giocatore, ma torna nel mezzo, per cui i Draghi possono stare sempre e solo da un giocatore.
Il risultato è che bisogna attentamente valutare se portare avanti una sfida e rischiare di perdere non uno, ma due draghi (e forse la partita) oppure troncare dichiarando la sconfitta, ma limitando le perdite.

Ogni razza consta di un mazzo di 30 carte, e attualmente ci sono dieci razze, due nella scatola base e il resto come espansioni. Mi dicono che le razze sono molto ben caratterizzate, e che permettono anche di fare del deck building mischiando alcune specifiche razze alleate.

Da Giocando 2010

Ad ogni modo il giudizio finale sul favoleggiato Blue Moon è molto positivo, un gioco veloce e piacevole, con la giusta dose di gestione delle risorse e della casualità.

Ad ogni modo, se Blue Moon era una scommessa facile, posso dire di avere avuto una bella sorpresa con Roko, o Reko, o come diavolo si chiama che stupidamente non ho fotografato il titolo... Ad ogni modo, il gioco ha delle meccaniche simili a Coloretto, un piacevole giochino di carte in cui bisogna gestire le prese, in modo da fare punti lasciando agli altri, letteralmente, la mondezza.


Da Giocando 2010

Il giochino si presenta in sordina, ma è decisamente gradevole, adattissimo a iniziare una serata o a concluderla senza troppo impegno.

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