lunedì 22 novembre 2010

Diario di Gioco 72

Come detto in altre occasioni sono sempre felice di poter parlare di un gioco italiano, quando poi ne posso dire un gran bene è anche meglio.
Nello specifico parlo de "I Signori dei Draghi", gioco di carte della Dastwork, creato da Daniele Simeoni e Stefano Corsi che, essendo anche romani, sono venuti in prima persona alla sede delle nostre associazioni preferite a farcelo provare.

Da Giocando 2010

Il gioco è ambientato in un generico mondo fantasy, anche se nel gioco l'ambientazione conta poco, e vede i giocatori (da 4 a 8) divisi in due squadre. Ogni squadra ha un monte di risorse comune, questo monte risorse serve a fare varie azioni ma sopratutto, nel momento in cui questo monte risorse finisce la squadra ha perso. Questo porta all'interessante meccanica di dover investire le proprie preziose risorse per eliminare quelle altrui. Altra interessantissima meccanica, che si innesta molto bene nel sistema, è il mercato. Praticamente ogni giocatore ha delle carte scoperte di fronte a se, che rappresentano il suo mercato. Ogni giocatori, di qualsiasi squadra, può comprare le carte pagando in risorse. Questo porta che, indipendentemente dalla pescata fatta, è possibile attuare una determinata strategia, a patto di essere disposti a investire.

Da Giocando 2010

Pur essendoci molte carte (quasi 200) le tipologie sono poche, ad esempio ci sono solo sette diversi tipi di creature, due tipi di benedizione e di maledizione etc. etc. Questa è una precisa scelta di design, in questo modo è possibile impararle tutto dopo una partita o due, velocizzando il gioco, e inoltre tutto il gioco risulta molto solido nelle combinazioni possibili.

Da Giocando 2010

La partita fatta è stata molto piacevole, pur essendo quasi tutti alla prima partita le meccaniche sono state velocemente apprese, e in poco tempo abbiamo concluso la partita. Da notare il simpatico momento in cui le caposquadra si sono lanciate nello shopping selvaggio, con grande sconforto di noi maschietti che vedevamo le risorse scendere manco fossimo ai saldi.

Da Giocando 2010

In definitiva un buon prodotto, il solo giocarci mi ha fatto venire molto idee su possibili eventi dedicati, e non è poco.

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